Si è concluso in questi giorni con un concerto al Benedetto XIII l’ultimo dei 10 moduli del progetto europeo PON “Apprendimento e socialità”, bandito dal Ministero dell’Istruzione con la finalità di potenziare le competenze di base e riattivare la socializzazione delle studentesse e degli studenti a seguito dell’emergenza covid-19.  L’articolato progetto, presentato un anno fa sotto la presidenza del Dirigente Maurizio Cavallaro, prevedeva due Azioni: la prima, indirizzata a promuovere iniziative per l’aggregazione, la socialità̀ e la vita di gruppo dei giovani, l’altra centrata sul recupero delle competenze di base: alfabetica funzionale, multilinguistica, nelle discipline STEM, digitale, personale e sociale, in materia di cittadinanza etc.  I moduli della prima Azione, inseriti nel Piano Scuola Estate, si sono svolti tra giugno e luglio ed hanno consentito a molti alunni di proseguire il tempo scuola con attività di tipo ludico-sportivo e musicale. Un modulo è stato realizzato in collaborazione con l’associazione sportiva ASD Camerino-Castelraimondo nell’ambito dell’iniziativa “Edu Camp”, mentre altri due moduli, a carattere musicale, hanno visto il coinvolgimento di una serie di soggetti istituzionali appartenenti alla rete N.Y.C.O.  (Network Youth Choir Orchestra). Tra i sette moduli della seconda Azione ricordiamo quello sul gioco degli scacchi, il progetto teatrale (che con i bambini della Primaria D’Acquisto ha portato in scena urgenti tematiche ambientali), un corso sul laboratorio scientifico con il prezioso intervento del docente UNICAM prof. Andrea Perali, un approfondito percorso dei docenti di lettere che ha previsto l’adozione di un modello esplicativo della struttura e del funzionamento del sistema della lingua italiana come quello della “grammatica valenziale” e lo svolgimento di giochi linguistici che hanno reso l’apprendimento dinamico e stimolante, i corsi di informatica e di inglese che hanno consentito a diversi alunni della secondaria “G. Boccati” di conseguire le relative certificazioni, un progetto sulle soft skills a cura del dott. Paolo Nanni, esperto di comunicazione sociosanitaria impegnato da anni sul disagio giovanile con il SER.T. di Macerata.

Ad altri “Avvisi” riguardanti i fondi europei ha partecipato inoltre l’Istituto Comprensivo “Ugo Betti”, che è riuscito ad intercettare in questo anno scolastico diverse risorse. Tra i più importanti, i PON “Digital Board” e “Reti locali”: con il primo bando la scuola ha acquistato 15 monitor touch screen di ultima generazione, con il secondo è stato avviato il potenziamento della rete internet in alcuni plessi scolastici con il ricorso a tecnologie sia wired (cablaggio) sia wireless (WiFi), LAN e WLAN.

Un altro importante progetto europeo ha riguardato il PON cosiddetto “Edugreen”, bandito nel dicembre scorso dal Ministero. Con i fondi del progetto verranno realizzati orti e giardini a fini didattici, innovativi e sostenibili, all’interno dei vari plessi della scuola, con l’obiettivo di trasformarli in ambienti di esplorazione e di apprendimento delle discipline curricolari, delle scienze, delle arti, dell’alimentazione, degli stili di vita salutari, della sostenibilità, favorendo negli studenti una comprensione esperienziale e immersiva del mondo naturale e una educazione ambientale significativa e duratura. La cura di questi spazi scolastici potrà favorire anche il coinvolgimento dei genitori, rafforzando il ruolo della scuola nella comunità.

Un’altra risorsa per la scuola è giunta dal progetto STEM, con il quale si è provveduto all’acquisto di materiale didattico finalizzato alla realizzazione di spazi laboratoriali idonei a sostenere l’apprendimento curricolare e l’insegnamento delle discipline STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica).

Infine, l’Istituto è in attesa di conoscere la graduatoria di un altro PON cui ha partecipato: “Ambienti didattici innovativi per la scuola dell’infanzia”. Ci auguriamo che la candidatura anche in questo caso vada a buon fine, vista l’importanza di tali ambienti per poter garantire lo sviluppo delle abilità cognitive, emotive e relazionali delle bambine e dei bambini nei diversi campi di esperienza previsti dalle Indicazioni nazionali del 1° ciclo e in coerenza con le Linee pedagogiche per il sistema integrato zero-sei. Tutte le ricerche sono concordi nel ritenere che i primi cinque anni di vita sono fondamentali per lo sviluppo dei bambini, in quanto sviluppano abilità cognitive e socio-emotive di base, che determineranno i successivi risultati scolastici e condizioneranno anche la loro vita adulta. Introdurre nelle prime esperienze di apprendimento dei bambini l’acquisizione delle prime abilità nel pensiero critico e nel problem solving, nel pensiero computazionale, nella collaborazione, nella comunicazione, nella creatività̀, nell’alfabetizzazione tecnologica, nelle STEM, presuppone la disponibilità̀ di spazi didattici e di strumenti ottimali per favorire le pratiche più̀ appropriate per l’esplorazione e la scoperta, il gioco, la creatività̀, la sperimentazione e il benessere. Tale progetto si pone in continuità con gli spazi innovativi di cui già dispongono le scuole dell’infanzia “Ortolani” e “L’Aquilone”, donati dalla Fondazione Reggio Children, che verrebbero con questi fondi europei ampliati e aggiornati.

Il Dirigente Scolastico
prof. Francesco Rosati