Anche quest’anno la scuola secondaria di primo grado “G. Boccati” ha rinnovato l’appuntamento con l’arte locale accompagnando gli alunni delle classi seconde a visitare i meravigliosi Polittici studiati precedentemente in classe con la prof.ssa di Arte e Immagine. L’uscita didattica si è svolta durante la mattinata e la prima tappa è stata davanti al Polittico di Giovanni Boccati esposto nell’altare maggiore della Chiesa dedicata al patrono di Belforte del Chienti; l’intera opera infatti celebra Sant’Eustachio, comandante dell’esercito romano convertitosi al Cristianesimo insieme alla sua famiglia. Il capolavoro dell’artista camerte, realizzato nel 1468, di stile tardo gotico, è il più grande, per estensione di superficie dipinta, del Quattrocento marchigiano essendo composto da ben 35 tavole dipinte più 2 iscrizioni. Gli studenti hanno potuto in tal modo ammirare personalmente l’opera già studiata, apprezzando tutta la sua bellezza e respirando il profondo senso religioso che emana.Dopo una breve sosta in Piazza Umberto I, adiacente la chiesa di Sant’Eustachio, gli alunni sono stati accompagnati a visitare il Polittico di Lorenzo D’Alessandro a Serrapetrona, custodito all’interno della chiesa di San Francesco, a navata unica e in stile gotico francescano, tipico dell’Italia centrale. All’interno sono stati accolti da Don Aronne e tutti insieme hanno potuto ammirare e contemplare l’opera meravigliosa di questo altro grande artista settempedano. La Chiesa si è fortunatamente salvata dal terremoto del 2016; gli studenti hanno potuto inoltre ammirare al suo interno una Crocifissione su tavola di un anonimo marchigiano del XIII secolo e una croce processionale cesellata e smaltata del XIV secolo attribuita al bolognese Gherardo di Jacopo Cavazza o a Cecco da Camerino. La settimana successiva le stesse classi seconde sono state accompagnate al museo Civico e Diocesano, palazzina “Venanzina Pennesi”, che si trova di fronte alla scuola. All’interno sono custodite molte opere di straordinario valore artistico che sono state messe in salvo dopo il terremoto del 2016 e che si trovavano all’ interno di numerose chiese purtroppo andate distrutte. Una gentilissima guida ha presentato ai ragazzi le opere di diversi artisti camerti e del territorio locale che riscossero grande successo in Italia nel Quattrocento tra le quali ricordiamo l’Annunciazione e Cristo in pietà di Giovanni Angelo D’Antonio, compagno di viaggi di Giovanni Boccati; si tratta di una tempera su tavola datata 1455. La Madonna, col suo manto azzurro, è raffigurata mentre è immersa nella lettura di un libro e nella lunetta superiore si ritrae lo stesso artista, con sguardo fiero che guarda lo spettatore.Gli alunni hanno potuto ammirare anche la pala d’altare “Madonna in trono con Santi” attribuita a Venanzio da Camerino, la “Madonna” di Giovanni Boccati, il busto in bronzo di Papa Urbano VIII realizzato da Gian Lorenzo Bernini e il busto di Giulio Cesare da Varano e molte altre opere ancora di inestimabile valore che testimoniano la ricchezza del patrimonio artistico locale.

Prof.ssa Ierna Pierangela