Si è svolto sabato 30 aprile un altro appuntamento con la musica per gli alunni della secondaria “Boccati”, inserito in un articolato progetto che prevede la collaborazione con le associazioni culturali di Camerino e del territorio. Questa volta l’Istituto si è avvalso del prezioso contributo di Musicamdo, associazione impegnata in questi giorni nell’International Jazz Day, la giornata dichiarata dall’UNESCO nel 2011 “per evidenziare il jazz e il suo ruolo diplomatico di unire le persone in tutti gli angoli del globo”. Nell’arco di due giorni Musicamdo, insieme ai Comuni di Camerino e Macerata, l’Associazione Adesso Musica e l’Istituto Comprensivo Betti, ha realizzato sette appuntamenti per avvicinare il grande pubblico al jazz.

L’incontro di sabato 30 ha coinvolto gli alunni delle classi seconde e si è svolto all’Accademia della Musica “Franco Corelli” con il M° Luca Pecchia, chitarrista e arrangiatore che ha presentato una lezione-concerto dal titolo il “Signor Jazz”. Si è trattato di una piacevolissima conversazione che si è dipanata tra racconti, contenuti multimediali e ascolto di brani suonati dal vivo: una lezione dal forte coinvolgimento emotivo, requisito fondamentale all’approccio jazzistico.

La piacevole mattinata è iniziata con i saluti del Dirigente Scolastico Francesco Rosati e del presidente di Musicamdo Daniele Massimi; entrambi hanno raccontato brevemente come è iniziata la loro passione per la musica ed hanno sottolineato come il jazz sia una forma d’arte universalmente riconosciuta come in grado di diffondere messaggi di pace e fratellanza tra i popoli, in difesa delle diversità, del rispetto dei diritti umani e della libertà di espressione.

Il M° Pecchia ha iniziato facendo ascoltare la sigla della serie televisiva “I Flintstones”, noto standard jazz, nella mirabolante versione del cantante e polistrumentista britannico Jacob Collier. È seguita poi una lunga ed interessantissima panoramica sulla storia del jazz, dalle origini, che risalgono alle work songs degli schiavi afroamericani, fino alle sperimentazioni in chiave funk e fusion dell’ultimo Miles Davis.