Giovedì 7 aprile finalmente siamo usciti sul territorio per una “passeggiata” nel tempo e nello spazio accompagnati dal dott. Giuseppe Crocetti, geologo del Museo delle Scienze dell’Università degli Studi di Camerino. L’uscita si è svolta nell’ambito del progetto “Amica scienza” realizzato in collaborazione con UNICAM, e aveva come obiettivo lo studio e il riconoscimento delle rocce sedimentarie, di origine marina, presenti sui nostri Monti Sibillini e in particolare nella valle del fiume Fiastrone. L’escursione ha fatto seguito a un primo incontro che si è svolto on-line a causa del COVID, dove Crocetti ci ha illustrato i vari tipi di rocce che si possono osservare nel nostro territorio e come poterle riconoscere. Dopo la spiegazione in classe non vedevamo l’ora di uscire per individuare le rocce presenti lungo la nostra valle del Fiastrone. La cosa fantastica è stato scoprire che lungo la strada che da Fiastra arriva a Pian di Pieca, si potevano osservare quasi tutte le rocce studiate in classe, dalle più antiche, come il Calcare massiccio, alle più giovani, come il travertino. Il dott. Crocetti ci ha fatto notare che percorrendo questa strada si viaggia come in una specie di “macchina del tempo” che attraversa una grande piega costituita da rocce diverse disposte in strati sovrapposti. Abbiamo potuto osservare che la piega è come un grande arco che al centro racchiude le rocce più antiche, e abbiamo imparato anche a chiamare questa piega “anticlinale”, così come fanno i geologi.  Il grande arco di roccia inizia a Pian di Pieca e termina vicino alla nostra scuola ed è costituito da rocce stratificate che si sono formate milioni e milioni di anni fa: ecco perché ci siamo sentiti viaggiatori del tempo e dello spazio! Ci siamo così resi conto che abbiamo il privilegio di vivere in una valle dove è possibile riconoscere e ammirare facilmente diverse formazioni rocciose, formatesi a partire da circa 200 milioni di anni fa, percorrendo comodamente una strada. Lungo il percorso abbiamo potuto osservare anche un affioramento nei pressi di Col di Pietra, dove gli strati della formazione della Scaglia rossa formano delle pieghe particolari dette a “chevron” cioè a V rovesciata. Il dott. Crocetti ci ha spiegato che quelle pieghe, insieme ad altre, si sono formate a causa delle spinte tettoniche che hanno provocato il sollevamento dei Monti Sibillini, emersi dal fondo di un antico mare che ricopriva il nostro territorio.  Poi abbiamo ammirato, anche se da lontano, le famose “Lame Rosse”.  Il dott. Crocetti ci ha spiegato che le “Lame Rosse”, sottoposte all’azione degli agenti atmosferici, tra molto tempo saranno destinate a scomparire. Questa notizia ci ha fatto riflettere sul fatto che siamo privilegiati a godere di questa meraviglia della natura, ma anche che dobbiamo avere un’attenzione particolare verso di esse e che dobbiamo rispettare la loro fragilità. Nell’ultima tappa del nostro viaggio abbiamo sostato in un punto della sponda destra del Lago di Fiastra conosciuto come “Sardegna di Fiastra”, una specie di piccola e caratteristica penisola costituita da travertino, una roccia che non si è formata sul fondo del mare.  Quella trascorsa con il dott. Crocetti è stata una giornata particolare, anche un po’ magica; sentir parlare di rocce vecchie milioni di anni ci ha portato con la fantasia in mondi che possiamo solo immaginare. Fra quelle rocce c’è anche lo strato che si è formato nel momento in cui sono scomparsi i dinosauri… Spesso non notiamo la bellezza che ci circonda perché i nostri occhi sono abituati, e scoprire la bellezza anche nelle rocce è stata una sorpresa. Sicuramente dopo questo viaggio osserveremo il nostro territorio con occhi diversi, facendo più attenzione ai particolari che prima credevamo non avessero un significato o una storia da raccontare.

Gli alunni della scuola primaria di Fiastra