“Ogni studente suona il suo strumento, non c’è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l’armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un’orchestra che prova la stessa sinfonia.”

È con questa citazione di Daniel Pennac che proviamo a raccontarvi dei progetti “Prima musica” e “Orchestra”, che la scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Ugo Betti di Camerino sperimenta ormai da circa 15 anni. L’idea è nata infatti anni fa dal maestro Vincenzo Pierluca e prosegue tutt’oggi con il maestro Andrea Ercoli e tanti collaboratori: musicisti, insegnanti, personale ATA, Dirigente Scolastico, genitori e il sostegno di vari enti, Comune di Camerino in primis, Unicam e CON.TR.AM.

Soprattutto i bambini e le bambine, più di 200 per la precisione, soprattutto loro. Suonano, cantano, si divertono, con una preparazione musicale che parte dalle classi prime e seconde con l’avvio al canto corale, per poi passare alle classi terze dove imparano a riconoscere le note ritmiche e a suonarle con piatti, triangoli, legni, maracas, tamburi, fino ad arrivare alla scelta dello strumento nelle classi quarte e quinte, dove i bambini possono iniziare a suonare la chitarra, il violino, il violoncello e il flauto. Poi, tutti insieme, si ritrovano ad eseguire i brani orchestrali e corali davanti ad un pubblico di genitori, nonni, zie, con le loro magliette dell’Istituto tutte colorate e loro seri, a cercare il suono perfetto, concentrati sui loro spartiti, oppure con gli occhi puntati sul direttore o sulla direttrice.

Vederli e sentirli suonare è percepire la palpabile concentrazione, con la consapevolezza che si stia assistendo a qualcosa di grande, dove ogni bambino suona il suo strumento, ma suona con gli altri e condivide un’esperienza altamente formativa. Gli spettacoli hanno sempre uno sfondo attuale, immerso nella quotidianità, nelle vicende contemporanee o passate: lo sbarco sulla Luna, Gianni Rodari, i fumetti, la comicità, per citarne solo una minima parte; i brani si inseriscono perfettamente nel contesto culturale, così che i bambini suonino e cantino la loro storia e la storia del passato, per costruirne una più bella, quella del loro futuro.