In occasione del Giorno del Ricordo, 10 febbraio 2022, la classe V della scuola Primaria Salvo D’Acquisto ha realizzato una breve ricerca e dei disegni.
Le foibe, cavità naturali, profonde anche centinaia di metri, si trovano nella regione del Carso, a cavallo tra il Friuli-Venezia Giulia e le odierne Slovenia e Croazia. Lì, a partire dal crollo del regime fascista nel 1943, furono compiuti massacri contro la popolazione italiana ad opera dei partigiani, sostenitori comunisti iugoslavi del maresciallo Tito, il rivoluzionario filo sovietico, amico dell’Unione Sovietica che, con la fine della Guerra mondiale, sarebbe diventato dittatore della Iugoslavia fino al 1980. La Iugoslavia è la regione occidentale della penisola balcanica ed è esistita come stato indipendente fino al 2003.

Secondo quei partigiani tutti gli italiani erano fascisti o contrari al regime comunista perciò, senza andare per il sottile, tutti gli italiani non comunisti che vivevano in Istria e in Dalmaziadue zone del Friuli Venezia Giulia, furono trattati come “nemici del popolo”, torturati e poi gettati nelle fosse naturali chiamate foibe con una procedura terrificante che non vi raccontiamo.

Non si sa con esattezza quanti italiani furono uccisi in modo così barbaro ma, secondo alcuni storici, forse anche 10mila persone se non di più.