Il 29 maggio 2024 si è svolta a Roma la manifestazione di premiazione del concorso di idee “Macroscuola – Lo sport rigenera la città”, promosso da ANCE giovani, avente ad oggetto la riqualificazione di un’area dismessa del territorio tramite la progettazione di un impianto sportivo. Gli alunni della classe 3C della scuola secondaria di primo grado Boccati dell’I.C. Ugo Betti di Camerino hanno partecipato all’iniziativa presentando il progetto “Il maneggio che vorrei” nato dalla volontà di valorizzare il territorio montano di Serravalle di Chienti ideando un impianto accessibile, innovativo e sostenibile. Secondo il progetto realizzato dagli alunni, si potrà accedere all’area dedicata all’equitazione e posizionata lungo la vecchia SS77 della Val di Chienti grazie ad un ampio parcheggio dal quale si arriverà all’edificio scuderie, il cuore pulsante dell’intero impianto, affiancato da paddock, dal campo da equitazione, dal tondino e dalla giostra. Il progetto si caratterizza per aspetti di sostenibilità ambientale legati sia alla produzione di energia che ai materiali impiegati, in particolare si evidenzia la presenza non solo di pannelli fotovoltaici ma anche di un impianto a biogas alimentato da reflui zootecnici per la produzione di corrente elettrica, così come l’attenzione ai materiali con cui l’edificio scuderie sarà costruito in primis in legno, antisismico e sostenibile, ma anche le pietre provenienti dalla demolizione selettiva dei fabbricati colpiti dal sisma 2016. Altro aspetto caratterizzante il progetto è l’innovazione, infatti, grazie a tecnologie avanzate sarà possibile prenotare le lezioni di equitazione tramite app e verranno sviluppati programmi educativi innovativi che utilizzino la realtà virtuale per insegnare ai visitatori la storia dell’equitazione, l’anatomia del cavallo o addirittura offrire cavalcate immersive. Non meno importanti sono gli aspetti di socialità che riguardano l’inclusione e l’accessibilità: il maneggio sarà accessibile a persone con disabilità grazie a percorsi, strutture e programmi dedicati. Con tale progetto la classe si è aggiudicata il terzo posto tra le 200 scuole di tutta Italia che hanno partecipato. Alla cerimonia di premiazione gli alunni sono stati accompagnati dalla Prof.ssa Chiara Carletti che ha effettuato un’accurata opera di supervisione e coordinamento del lavoro dei ragazzi, da Fabio Cardona promotore dell’iniziativa e da Luca Resparambia coordinatore Ance giovani centro Italia che successivamente hanno accompagnato la classe dal Senatore Guido Castelli, Commissario straordinario alla ricostruzione post sisma 2016, che si è congratulato per l’ottimo risultato raggiunto dagli alunni nel concorso, incoraggiandoli a farsi promotori in prima persona di idee per la ripartenza sociale di un territorio fortemente provato dal sisma. Grande soddisfazione è stata espressa anche dal Dirigente scolastico prof. Francesco Rosati che con ampia fiducia ha accolto l’invito di Cardona e Resparambia a partecipare al concorso credendo fortemente nel ruolo decisivo che avrebbe avuto l’istituzione scolastica, per mezzo della creatività, delle idee, dei sogni e del lavoro degli alunni nell’immaginare e pensare una area sportiva nuova per il loro territorio. Del resto i ragazzi stessi, in prima persona, si sono resi conto che progettare è un po’ come sognare ma in modo talmente concreto da poter modificare la realtà. Quando hanno iniziato a riqualificare l’area dismessa hanno fatto un grosso sforzo di immaginazione, la sfida è stata grande ma hanno voluto volare alto misurando le forze e in ogni fase del lavoro hanno saputo rimettere in gioco le loro idee per capire se stavano funzionando cercando di avvicinarsi sempre più agli obiettivi che si erano prefissati. Il premio ricevuto al concorso su scala nazionale è stato un’immensa gratificazione dopo mesi di lavoro, forse, di valore ancor più grande rispetto ad un bel voto scolastico, il tutto coronato dalla cornice di una città dove, non solo sono potuti venire a contatto con personalità importanti dell’imprenditoria e della politica, ma hanno potuto anche passeggiare tra i palazzi più significativi delle Istituzioni italiane. Dopo una giornata così piena di emozioni ad alcuni di loro è sorta spontanea una domanda: “ma quindi il nostro maneggio lo costruiscono davvero?”. Da adulti ci auguriamo che le Amministrazioni del territorio e gli Enti competenti, nel corso del tempo, possano reperire i fondi necessari per avverare il sogno di questi ragazzi.

Prof.ssa Chiara Carletti