Il 12 maggio scorso gli alunni delle seconde classi della scuola secondaria di primo grado di Camerino “Giovanni Boccati” hanno partecipato ad un’uscita didattica per ammirare ed apprezzare in prima persona i meravigliosi polittici del camerte Giovanni Boccati nella Chiesa di Sant’Eustachio a Belforte del Chienti e del settempedano Lorenzo d’Alessandro nella Chiesa di San Francesco a Serrapetrona.

È stata un’occasione importante per approfondire le lezioni di Arte in merito agli argomenti svolti in classe durante l’anno scolastico, ma soprattutto un momento per trovarsi di fronte alle opere e poterle ammirare in tutto il loro splendore ed eleganza, scoprirne la ricchezza dei particolari sia nelle tavole dipinte con uso sapiente del colore e del chiaroscuro, ma anche nelle cornici finemente intagliate e impreziosite da tantissimi elementi decorativi. Gli alunni hanno potuto dunque cogliere il significato profondo dei due polittici respirando l’autentico senso religioso del tempo che queste opere sono capaci di trasmetterci,rappresentando la ricchezza storica ed artistica del nostro territorio.

Prima tappa dell’uscita è stata dunque la Chiesa di Sant’Eustachio a Belforte del Chienti per ammirare il polittico di Giovanni Boccati; la chiesa fu costruita nel 1218, come riportato in un documento dello stesso anno tratto dall’archivio capitolare di San Severino Marche e nel 1279 (alto medioevo) fu elevata a pieve(chiesa più importante) con giurisdizione su tutto il circondario. La facciata fu riedificata nel 1873, infatti presenta uno stile neoclassico con linee sobrie e pulite.

Dopo una piccola sosta, la guida ci ha accompagnati per ammirare dall’esterno la Chiesa di San Sebastiano ora sconsacrata e sede italiana dal 2007del MIDAC (Museo Internazionale Dinamico Arte Contemporanea). Eretta nel 1479 probabilmente per implorare protezione celeste in uno dei tanti funesti episodi di peste del periodo e, per questo, dedicata a San Sebastiano. Veniva frequentata da pellegrini, per coloro che transitavano sulla via Lauretana diretti alla città di Maria. Inoltre, veniva utilizzata come luogo di quarantena e fu questo uno dei motivi per cui fu edificata extra moenia, cioè fuori dalle mura castellane.L’uscita è proseguita con una piacevole passeggiata fuori le mura del paese e infine abbiamo ripreso l’autobus diretti a Serrapetrona.

Appena arrivati la prima tappa è stata la Chiesa di San Francesco ad una sola navata e in stile gotico francescano, tipico dell’Italia centrale, particolarmente diffuso nelle Marche e nell’Umbria. La facciata è in mattoni e presenta una bassa torre campanaria merlata in contrasto cromatico. All’interno, nell’altare maggiore risplende il polittico di Lorenzo d’Alessandro. Nella Chiesa si conservano pure una Crocifissione su tavola di un anonimo marchigiano (sec. XIII) e una croce processionale cesellata e smaltata (sec. XIV) attribuita al bolognese Gherardo di Jacopo Cavazza o a Cecco da Camerino. Interessante, tra gli affreschi, quello di scuola giottesco riminese (c.a 1340) con Cristo risorto, Madonna, S. Caterina D’Alessandria e guardie. È custodito, inoltre, l’organo realizzato da Francesco Santilli, artigiano proveniente da una famiglia di organari di Caldarola. La chiesa si è fortunatamente salvata dai terremoti di agosto e ottobre 2016. Anche in questo caso siamo stati accompagnati da una guida.

Ultima tappa della mattinata è stata la visita della Chiesa di Santa Maria di Piazza, una piccola chiesetta ricostruita nel 1775 ad unica navata terminante con un’abside semicircolare al cui interno abbiamo potuto ammirare, insieme alla descrizione da parte della guida, opere di grande valore storico ed artistico che essa ospita e che sono state messe in salvo dopo il terremoto del 2016. Cito tra le tante “La Pala della Crocifissione” di Giovanni Angelo di Antonio del 1452 e le quattro tele del marchigiano Domenico Luigi Valeri (1701-65).

Ringraziamo per la disponibilità e la squisita ospitalità i due parroci Don Salvatore Sicignano e Don Aronne Gubinelli e i due Sindaci, Alessio Vita di Belforte e Silvia Pinzi di Serrapetrona.

Prof.ssa Pierangela Ierna

Docente di “Arte e Immagine” Secondaria “Boccati” di Camerino